Il nostro Pellegrinaggio per... Riflettere... per Dire... per Ridere




Parte di qui la nostra gita trasportati in quei Luoghi

da una moderna catapulta vita.

Nel deserto siamo atterrati, tra Beduini, fucili, cannoni e blindati,

col caldo che spacca testa, Roncato e festa.

La stella di Benz sui Bus condizionati ci invita a salire per fare l’attraversata,

così che il deserto sembri tutta una risata.

Bello essere di sera a Betlemme tra Francescani e chiese

di ogni confessione e tipo, per pregare sopra e accanto

al Luogo da dove tutto ha avuto“principio”

Grazie allo Spirito Santo che in quel luogo ha dato tanto.

Tre minuti e mi addormento e sento subito un fragor di lamento,

altro non è che una preghiera, a noi tutti poco chiara.

Rinfrancati dalle locali vivande e dalla santa benedizione,

ci spostiamo per pregare proprio li dove Maria Partorì.

Per ravvivare le nostre animelle, Italo prede il bastone che guida le pecorelle,

e con l’incarico di Vescovo che ha, guida la messa con gran sacralità.

Quattro salti e siamo in campagna e troviamo i ‘siti’ dei vecchi pastori,

i primi a giungere al luogo dell’ Evento.

Il bus è già in moto per portarci in un angolo devoto.

Le arzille suore in quella chiesetta, hanno da fare per farci capire

da che “parte si deve stare”.

Mi sono perso un attimino, se non sbaglio,

in pieno tepore una parte di noi lo Scandaglio deve attraversare,

prima di passare il muro dell’orrore.

Il pericolo è passato siamo in quello del papiro biblico ritrovato.

Quattro foto e un po’ di shopping e siamo pronti,

sul Mar Morto a bagnarsi allegramente e provare a galleggiare

in un palmo d’acqua: azzurra piatta e assai salata.

Ritorniamo tutti contenti cena e relax in compagnia,

poi sul tardi in pochi si prova l’attraversata di questa città incantata,

poco ben amministrata.

Non si aspetta cantata di gallo che siamo già a Cesarea,

dove l’impero ha lasciato il segno d’arte e civile ingegno.

Su muoviamoci! si fa tardi! Verso Nazaret c’è d’andare

per pregare sul luogo dell’’Annuncio a Maria,

con tutta la serena Compagnia.

Per due sere tutti in Kibbutz per dormire tranquilli

giocare e cantare pensando al divenire!

Belle saranno, queste fattorie ma non fanno per me.

Guarda bello questo Carmelo sembra proprio il centro del mondo,

la rosa dei venti ne è testimone indicandoci tutto,

basta girarsi e si vede di tutto.

Ci spostiamo e siamo sulle Beatitudini, dettate da Nostro signore

su questo monte dal quale contempliamo e riflettiamo.

Tutti a piedi verso il gran lago dove Gesù ha lasciato il suo segno,

tra Miracoli e Parola riportati sulla sacra scrittura.

Il battello ora ci aspetta per fare la grande attraversata

con la bandiera dell’Italia alzata.

In un attimo siamo sul Tabor luogo di culto

e predicazione dove ricordiamo la Trasfigurazione.

Poche ore di pullman e ci si trova a Gerico tutti felici di fare acquisti,

ma il resto dei luoghi sacri qui, proprio non si son visti.

Gerusalemme è quello che è, vista dall’alto vale per tre.

Nuovo albergo per noi, ma questo già lo sai problemi ci sono,

accontentati e sereno sarai.

Fuori le mura c'è un tempio dove lo - status quo - comporta

la preghiera difficile un po',

ma il cenacolo ci rende lo sai Uniti a Cristo come non mai.

Dentro le mura c’è ogni cosa vedrai, dice Don Franco:

"il Calvario, il Sepolcro, Il Flagello vedrai che ricorda la passione

del Signore Gesù.

La via dolorosa si è percorso, pregando in silenzio

altrimenti qualcuno si offende e sarebbero guai.

In quei luoghi abbiamo pregato ringraziando Dio di come sia Fortunato.

Passando davanti alle Moschee vedi un gran muro che piangere fa,

chi crede in Dio e la Sua Maestà.

Poi c’è la parte degli infiniti bazar, dove trovi oggetti religiosi

o di consumo in gran quantità.

Il Luogo pieno di significato storico religioso

ha saggiato il cammino del sandalo pellegrino.

Il nostro intento ora ci è chiaro, passiamo parola,

per convincere ogni persona a visitare quei luoghi in prima persona,

dove ha vissuto la più Sacra Persona.

Posso Pregare più intensamente Dio già lo sai, è forte la fede che oggi ci dai.

Ora è l’ora di Condividere con te Fede Speranza e Carità,

per fare dell’umanità il paradiso della Misericordia e la tua infinita Santità.

Con queste stupide parole descrivo quella realtà

vissuta sette giorni in devota Cristianità.

Stefano Gistici

22 /08/2008

P.s. Ringrazio tutti sacerdoti e Don Lucio

per questa esperienza di fede nel mondo vissuto.

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